Speleologia

La Grigna

Forse pochi sanno che la Grigna, oltre ad essere stata territorio di grandi imprese alpinistiche, è da 40 anni oggetto di studio ed esplorazioni da parte di numerosi speleologi.

Il Grignone è uno dei più grandi importanti bacini carsici italiani: il calcare, vaste distese bianche intervallate da sprazzi di verde, regala centinaia di grotte, di sviluppo prevalentemente verticale, “tutte da esplorare”. In particolare, negli ultimi 25 anni, le conoscenze sulle cavità presenti è andata aumentando e ancora oggi la maggior parte delle grotte sono in esplorazione. W Le Donne, con i suoi 1200 metri di profondità, è attualmente la cavità più profonda tra quelle presenti sul territorio del Grignone e probabilmente una di quelle più note agli escursionisti che si imbattono facilmente con il suo ingresso posto a fianco del sentiero che conduce in vetta. Per poter accedere alle grotte bisogna però avere delle specifiche competenze che si ottengono frequentando un corso di Speleologia organizzato da uno dei Gruppi Speleologici sparsi sul territorio nazionale.

Progetto InGrigna!

Il Progetto InGrigna! ha come obiettivo lo studio e la conoscenza del sottosuolo del bacino carsico della Grigna; l’esplorazione, la documentazione, il rilievo topografico, la ricerca e revisione di ingressi sono tra le principali attività di coloro che ne fanno parte.

Tali attività vedono la partecipazione di numerosi speleologi provenienti da gruppi sparsi sul territorio nazionale e, negli ultimi anni, anche internazionale: una speleologia traversale, che supera la logica del singolo gruppo e che è alla base dei successi e dei risultati ottenuti.

Il campo estivo, organizzato ogni anno dal 2003 nel mese di agosto, rappresenta il momento più intenso dell’attività ed ha come importante base d’appoggio il Rifugio Bogani per il deposito materiali oltre che per il pernottamento e la cena di parte degli speleologi. Gli speleologi possono infatti contare sulla disponibilità e l’appoggio di Enrico e Mariangela prima e dopo le fatiche speleologiche (anche quando si esce da grotta a notte fonda!).

La partecipazione è aperta a tutti, basta solo prendere contatti con i responsabili del Progetto tramite il sito web.

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Vista la conformazione calcarea della Grigna settentrionale non sono presenti sorgenti o pozzi per il prelievo di acqua, l'unica acqua disponibile in rifugio è di origine meteorica e non potabile. In rifugio è possibile acquistare acqua in bottiglia ed altre bevande, ma non è possibile fare docce vista la scarsità di acqua. L'acqua disponibile nei bagni NON è POTABILE.

I sentieri che conducono al rifugio e più in genereale tutti sentieri della Grigna settentrionale, non sono adatti ad essere percorsi in mountain bike. Sebbene non espreassamente vietato da alcun regolamento l'utilizzo di mountain bike è vivamente sconsigliato a meno di una profonda conoscenza dei sentieri.

Data l'ubicazione del rifugio e la difficoltà per raggiungerlo, è sconsigliato come meta per persone affette da disabilità motorie anche lievi. Il rifugio inoltre non è adatto ad accogliere persone portatrici di handicap, soprattutto a causa di una struttura con diverse bariere architettoniche impossibili da abbattere.

In rifugio non è possibile pagare tramite carte di credito o bancomat, gli unici metodi di pagamento accettati sono:
- Bonifico bancario anticipato
- Contanti

La zona del rifugio è coperta dai principali operatori di telefonia mobile, sebbene all'interno del rifugio la copertuara non sia sempre ottimale in ogni posizione, all'esterno è possibile anche trovare zone un cui è possibile navigare in internet tramite rete 2G e 3G.